Westvleteren 12
Westvleteren
Trappista
Il top della birra in Belgio, ma non solo; niente di più meritato, anche al cospetto della “concorrente” Rochefort 10°, al secondo posto, seppur di un centesimo di punto. Ha un bel colore mogano, scuro e profondo, una spuma ricca e cremosa, dal colore leggermente caramellato, che si assottiglia velocemente, fino a lasciare un leggerissimo strato. Il naso “vale il viaggio”: c’è tutto, il bello è che questo tutto è originato da pochissime materie prime. La frutta matura, il malto ricco e morbido, leggermente tostato, l’alcool, presente ma non invadente, e un finale di cacao e liquirizia. Ha corpo sorprendentemente morbido e snello, nonostante la forte gradazione: avvolge e riscalda. Anche qui la miscela di sapori è al top: il lievito, l’amarognolo di un luppolo tenue, la frutta rossa leggermente astringente, e un finale caldo di malto, toffee e cioccolato. Sorprendente. Il finale scorre sul velluto, un tappeto di morbidezza e delicatezza, con una sensazione finale di calore e dolcezza, che non satura, ma appaga. La storia della sapienza monastica nel produrre birra condensata in una sola bottiglia.